Fare la prima camicia su misura richiede tempo e grande cura da parte di chi la indossa e di chi la realizza.

La prova del capo solo imbastito potrebbe essere un piacevole momento di relax in cui ci si regala cura e attenzione personale ma non è così per tutti. 

Il primo appuntamento è dedicato alla presa delle misure e alla prima definizione del modello.

Le misure, circonferenze e lunghezze, devono essere accompagnate da preziose annotazioni per aggiungere ai numeri informazioni che faranno la differenza. Ad esempio per una stessa misura delle spalle, la differenza la farà sapere se chi indosserà la camicia ha spalle molto diritte oppure se sono più curve o più muscolose.

La definizione del modello riguarda la scelta delle parti della camicia, dal colletto, ai polsini, al tipo di allacciatura, alla posizione del primo bottone e altri numerosi dettagli. Segue poi un secondo appuntamento, per la prova vera e propria del capo imbastito, tagliato e cucito sulla base delle prime misure raccolte, solitamente realizzato nel tessuto scelto dal cliente ma con polsini e colli in un materiale provvisorio.

La camicia indossata è passata in rassegna in ogni singola parte per verificare che le spalle non facciano difetto (in genere una brutta piega proprio appena sotto il collo dietro), che la misura del collo sia corretta, non troppo stretta ma nemmeno troppo comoda, e che abbia la giusta altezza.

E tanti altri numerosi particolari che fanno, in concreto,  di una camicia su misura un pezzo unico.

Dedicare ben due appuntamenti per una nuova camicia misura, potrebbe diventare solo uno stress in più.

Notiamo però con piacere che in realtà può davvero rivelarsi un  momento di pausa in cui si dedica attenzione ad un capo, la camicia, che accompagna quotidianamente chi la indossa e che contribuisce in modo determinante a definirne lo stile, unico ed originale.

Ma come si fa una prova a regola d’arte?

Ascoltando il cliente, ponendo le domande giuste, dando attenzione ai dettagli strategici.